Tweet

10 osservazioni sul comune (giuridico)

 

di MICHAEL BLECHER

1. Eccesso e Frammentazione – Eccesso della Frammentazione – Frammentazione dell’Eccesso?. Durante il seminario di Torino verranno discusso 2 concetti per la costruzione individuale e sociale. Ci auguriamo che entreranno in una frizione produttiva. I potenziali (l’eccesso) della moltitudine di esseri singolari con la loro rivendicazione (normativa) di creare un Comune radicalmente democratico e ‘giusto’ incontreranno l’esigenza (normativa) (della rete) dei sistemi e delle istituzioni sociali di rinnovarsi in modo ecologico nonostante le loro proprie costrizioni riproduttive (frammentazione). Il  primo concetto è legato ai lavori di Michael Hardt e Antonio Negri, mentre la seconda posizione e legata ai lavori di Gunther Teubner. Quest’ultimo non deduce dei criteri positivi dall’ esperienza dell’ (auto-) sovvertimento dei (sotto-)sistemi la quale rimane esteriore, “oltre senso”. Ne risulta invece il riconoscimento di un trascendentale ‘modo correttivo’ procedurale e organizzativo che dovrebbe aumentare ‘l’alterità’ delle costituzioni sociali. Hardt-Negri invece credono nella Potentia (e nel diritto!) di trasformare e ricreare il Comune come continuo atto costitutivo oltre ogni trasformazione concesso da discorsi, istituzioni e sistemi. A loro sta l’onere della prova per la supposizione che gli atti costitutivi continui possano creare una pratica sociale (migliore) “oltre i margini frammentati” e di risolvere i paradossi dell’ “ontologia del presente” le distinzioni selettive della quale riprodurranno inevitabilmente contingenza e innata obsolescenza. A Teubner sta l’onere della prova per che la capacità delle differenziazioni esistenti di potersi auto-sovvertire oltre le loro costrizioni e di creare e adattare le loro costituzioni sociali senza solamente finire in nuova frammentazione o, come Teubner dice ora, in una nuova “tossicodipendenza” autor-referenziale. Ritengo che valga la pena di sfruttare la frizione tra i due concetti.

2. L’Oscillazione Produttiva: La poli-contestualità della comunicazione/ società rilancia la questione della foresta e (dell’aggregazione) degli alberi: non c’ è primato ontologico di una parte sull’altra. Vuol dire che le stesse funzioni e prestazioni poli-contestuali dipendano da una produttività trasversale, ‘comune’ e creano dei problemi trasversali, ‘comuni’ tra loro – la produttività delle basilari competenze umane (il marxiano general intellect) e il ‘precariato’ che nasce da un’ appropriazione selettiva di queste competenze da parte dei (sotto-)sistemi sociali ne sono un buon esempio. Tali problemi trasversali richiedono dei ‘terzi valori comuni’ con i quali ogni contesto autonomo si dovrebbe confrontare (in quanto ‘emancipazione’), ma pone sempre anche la questione della ri-organizzazione adeguata dell’intero ordine sociale (capitalista) (in quanto ‘liberazione’). Questo continua essere l’irrisolto (irrisolvibile?) “progetto materiale post-feudale borghese e anti-borghese” (Rudolf Wiethölter). L’unità del mondo poli-contestuale rimane il punto cieco dei (sotto-)sistemi perché non possono catturarlo con le distinzioni (binarie) che inevitabilmente applicano; e non c’è néanche un punto dal quale potremo osservare questa ‘entità’ in quanto tale. Invece se le diamo una forte spinta in un qualsiasi punto comincia a lamentarsi ed a reagire. Detto in lingua positiva, ci troviamo di fronte alla Potentia Spinoziana o al potenziale di possibilità attualizzate e virtuali

3. 2 Livelli di Normatività: L’accesso a questo potenziale ci apre il concetto di ‘contingenza’ dello sviluppo sociale e legale che si riferisce al fatto che le decisioni prese non sono né necessarie né determinate dal destino; sono sempre possibili in modo diverso e perciò non perdono mai la loro intrinseca inadeguatezza. Pongono invece la doppia domanda normativa di come l’intera organizzazione sociale e/o le sue funzioni singole politiche, economiche, legali, scientifiche, ecc. dovrebbero modificarsi per evitare effetti negativi e per migliorare la vita in comune, il benessere, la giustizia, la verità, libertà personale, ecc. La Matrix o l’amministrazione poli-contestuale funzionale si trova dunque di fronte all’esigenza e alla responsabilità di allargare tali funzioni o di sostituirle con delle alternative (legali, economiche, politiche, scientifiche, ecc.). Da un lato, queste funzioni centrali producono allora la matrice delle strutture sociali mentre, dall’altro lato, le loro distinzioni vengono in continuazione liquefatte e trattate in modo differente per meglio realizzare la Potentia che, nei termini della critica dell’organizzazione sociale, prende la forma del Comune indeterminato.

    4. Senso Comune: Il comune è allora, in modo logico, la virtualità trasformativa, l’evento trasformativo o la sovversione di ogni organizzazione sociale attuale. In modo normativo, il comune è il plus-valore critico produttivo rispetto a tutte le distinzioni impiegate per l’organizzazione societaria. Rappresenta ‘l’altro generalizzato’ di ogni ordine sociale esistente e sta per il bisogno di realizzare tutte o almeno il massimo delle possibilità accessibili in un preciso momento storico per tutti o almeno il massimo dei corpi individuali e collettivi coinvolti. Possiamo allora ricostruire le visioni, speranze e promesse connesse all’evoluzione di politica, economia, diritto, scienza, ecc. e alle loro combinazioni a rete come realizzazioni specifiche di questo senso comune, cioè degli suoi trasversali aspetti logici e normativi.

    5. Sistema-Mondo-di-Vita: Per dare degli esempi delle forze auto-sovversivi che eccedono la copertura istituzionale, Teubner si riferisce all’elenco che ci ha tramandato Jacques Derrida, cioè ‘al dono’ rispetto all’economia istituzionalizzata, ‘all’amicizia’ rispetto alla politica istituzionalizzata, ’alla giustizia’ rispetto al diritto istituzionalizzato; ‘al perdono’ rispetto alla religione istituzionalizzata, ecc. Evidentemente queste forze ricorrono alle competenze generali interattive e relazionali della moltitudine. Implicano una reciprocità sociale che, nolente volente, torna in scena come meccanismo correttivo e trasformativo dei fallimenti sistemici! Le interazioni tra singoli consapevoli e responsabili appaiano come l’Altro del sistema. La descrizione del mondo-vita di Jürgen Habermas’ sembra riapparire come strato trasversale immanente nei mille piani sistemici. In effetti tornano in scena tutte le teorie che si riferiscono all’interazione di menti e corpi come ‘spazio’ decisive per il cambiamento sociale e istituzionale, per un sviluppo ‘poietico, non-sistemico’ (Wiethölter) più adeguato del Comune; perché proprio la Vita in Comune è il valore critico non considerato da Derrida: Eccede l’organizzazione sociale esistente (funzionalmente differenziata) in quanto tale, produce, per dirlo ancora con le parole di Teubner, il suo auto-sovvertimento. Questa esigenza costituente generale del Comune si presenta come esigenza specifica – di giustizia ecc. – rispetto alle specifiche funzioni e prestazioni sociali. Comunque il rigetto della differenziazione funzionale esistente in quanto tale fa sempre parte della ricerca del Comune: La ricerca di giustizia e delle altre espressioni correttive del Comune consiste nello scrutinio di altre misure, procedure e enti decisionali ed eventualmente all’abbandono completo di quelle vecchie.

      6. Il Corpo Politico – Mistica?: La teoria dei sistemi ha sempre sottovalutato il carattere affermativo e relazionale della Vita e dell’interazione, simile all’ episteme liberalista. Ma anche lo stesso Habermas non si è fidato di questa realtà dinamica dando al suo ‘mondo di vita’ una definizione trascendentale universale, cioè quello delle “convinzioni ritenuti comunemente garantiti”. Tale scetticismo corrisponde al fatto che la Vita in quanto tale rimane la prima fonte di rischio per lo sviluppo funzionale; in primis il rischio di non voler essere governato che non può essere governato da una scienza di governo; o il rischio di rifiutare il lavoro che impedisce l’appropriazione capitalista. Similmente, l’auto-sovvertimento della ‘persona’ socialmente costruita non comporta la sua salvazione spirituale trascendentale dall’ ‘alienazione’; rivela invece il potenziale di menti e corpi per l’auto-costruzione costitutiva, la ‘differenza’/ ‘estraneità’ sulla quale le strutture stabilite devono rischiare a scommettere. Il momento della connessione simultanea tra coscienza e comunicazione che Teubner descrive è sempre presente. Il velo della Matrix viene sempre strappato, ovunque, come regola e non come eccezione; o, per usare la metafora nuova di Teubner: La maggioranza dei poveri e precari della moltitudine globale ‘tocca il fondo’ ogni giorno e schiude una forza re-inventiva che le corporations globali possono solo sognarsi. I ‘momenti costituzionali’ di tale moltitudine sono sempre: ora! E i movimenti sociali globali cercano di trasformare questo fatto in momenti costituzionali per l’intero Impero.

      7. Dis-Embedding – Movimenti Sociali – Re-Embedding: La recente ripresa dei concetti di Karl Polanj sulla trasformazione sociale deve tenerne conto. Come Nancy Fraser ha giustamente sottolineato durante la sua Frankfurt Lecture dell’anno scorso, qui c’è almeno un ‘triplice movimento’ da considerare, non sono uno ‘duplice’ come riteneva invece Polanj: I movimenti sociali rappresentano la forza sovversiva del Comune e si lanciano contro le soluzioni compromesse della rete (sub-) sistemica rivendicando delle soluzioni alternative. Movimenti sociali hanno il ruolo decisivo di accusare gli effetti negativi – vita precaria, disastri ecologici, ecc. – che la rete poli-contestuale ha creato sotto condizioni capitaliste attraverso l’accumulazione della produzione comune e grazie alle rispettive garanzie istituzionali. Mettono sotto pressione tale rete nei punti nevralgici provocando così l’allarme interiore. Questa dinamica richiama il concetto operaista italiano della classe operaia che spinge il capitalismo verso i suoi ‘momenti costituzionali’, cioè la continua de-/ ricostruzione e lo sviluppo. La ricerca del re-embedding sociale riproduce comunque potenzialmente anche un secondo ‘momento costituzionale’ o la reinvenzione della rete in quanto tale. Può darsi che si tratta proprio del desiderio di introdurre la poli-contestualità; le attuali rivoluzioni in tanti paesi arabi potrebbero anche essere interpretato così: di guadagnare pieno accesso alla società retificata globale e alle sue strutture che riflettono la razionalità Weberiana del presente. Va inteso però che si tratta del desiderio di adottarla in versione egalitaria senza sfruttamenti alcuni.

        8. Multitudo Unitas Multiplex/ Fusioni e Divisioni: La ‘Moltitudine’ appare come disegno adeguato della soggettivazione critica nelle condizioni della società poli-contestuale retificata. Secondo la specifica immanenza della società retificata riconosciuta da Hardt-Negri questo concetto non implica di certo la creazione di un ‘monoblocco’ politico. Invece, l’emergere della Moltitudine comporta l’impegno di confrontarsi con i propri paradossi: essere l’alternativa vivente dentro l’Impero implica il reciproco ‘contenersi’ di questi due aspetti o, se vogliamo, la intersezione tra mondi-vita e appropriazione/ attribuzione sistemica: Come il soggetto vetero-europeo prima di lei, la Moltitudine lascia crescere l’Impero dentro di se ed è contemporaneamente l’alternativa che cresce nell’Impero! ‘La Vita’ comporta l’inevitabile oscillazione tra queste due tendenze del ‘ferire e guarire’. Queste dinamiche richiamano il concetto del ‘dentro e contro di Mario Tronti e rimangano una sfida continua per la (auto-)costruzione del Comune da parte della Moltitudine. Hardt-Negri descrivono il tentativo auto-sovversivo di andare oltre le strutture del presente impiegando dei programmi trasformativi senza identificarsi con loro. Ammettono che questa sfida richiede la continua trasformazione dell’auto-costituzione umana e scommettono in modo positivo sul lato personale della constitutio libertatis contemporanea: “di essere popolata da attori che hanno l’esigenza assoluta di calcolare il futuro mentre non sono capaci di farlo.” (Roberto Ciccarelli). Una soluzione classica per tali paradossi e la divisione dei ruoli o la continua de- e ricostruzione della stessa Moltitudine: certe frange del movimento si lasciano coinvolgere nelle procedure della governance (del costituzionalismo societario di Teubner) e perdono il contatto con il loro lato trasformativo radicale. Quest’ultimo andrà oltre in quanto l’accettazione sostanziale di un qualsiasi potere governamentale non può derivare da un formale pactum unionis ma solamente dalla convinzione che venga garantita la massimale libertà di sviluppo del Comune.

          9. Constitutio Libertatis: L’internalizzazione/ privatizzazione del soggetto e dello stato (assistenziale) comportano inevitabilmente una re-politicizzazione trasversale, come ci ha spiegato Teubner. Il conflitto politico trasversale esplode nelle zone autonome della governmentality/ governance auto-costituita grazie ai loro tentativi di introdurre nuove forme di esclusione sociale che possono portare a quello che Boaventura de Sousa Santos chiama “un nuovo tipo di fascismo pluralista prodotto dalla società, non dallo stato che paragonato alla sua forma storica, non è un regime politico ma un sistema sociale e civile.” Da questo punto di vista la ricostruzione di un ‘settore pubblico’ immanente a quello ‘privato’ da parte di Teubner richiama delle esperienze spiacevoli. Inoltre, sarà anche vero che il ruolo tradizionale del ‘pubblico’ non può essere completamente identificato con la protezione della proprietà privata. Ma non si dovrebbe néanche sottostimare il ruolo servente che per esempio il discorso dei diritti (come istituzione) ha sempre avuto per la sopravivenza dello stesso sistema proprietario (e il suo protettore sovrano). Vorrei allora piuttosto abbandonare la distinzione tra privato e pubblico per le autonomie societarie. L’espressione della loro specifica democratizzazione interna e della loro sostenibilità ecologica non richiederebbe una tale eredità e dovrebbe semplicemente essere definita per ogni contesto o regime. Non ultimo, la sfida di costituire parametri nuovi e diversi per la Vita in Comune (e la sua riservazione di libertà) tende a re-definire il ruolo degli stessi discorsi speciali (frammentati) e non si ferma di fronte a costrizioni sistemiche di nessun tipo. The evaluation of such constraints is part of the same struggle. Proprio qui incontriamo uno degli aspetti del diritto contemporaneo: deve farsi garante di una ‘cultura di conflitto’ o di ‘collisione’ e di un rispettivo disegno di procedure e entità decisionali che permettono l’emergere del conflitto politico creativo e tutelano l’apertura di questo processo. Le forme di apertura dell’ accesso ai sistemi giudiziari e decisionali descritto da Teubner su pagina 10 del suo contributo fanno parte di una tale cultura.

            10.  La Servitù (a favore) del Comune o il Nuovo Laissez(!) Faire: Comunque, ci aspettiamo dal seminario di Torino di confrontarsi soprattutto con il secondo aspetto del diritto: con quel duplice movimento (normativo) di tradurre i tratti trasversali della Vita in Comune  in forme di auto-regolamento contestuale (e funzionale). Teubner da 3 esempi per la politicizzazione dell’azione economica e per il corrispondente auto-regolamento provocati dalle spinte esterne e dall’eccesso interno: la formazione di preferenze sociali contro gli interessi delle corporations (spesso chiamato ‘consumo etico’); l’apertura dell’organizzazione e delle decisioni dell’impresa (‘corporate governance’) verso ‘interessi ecologici’ (‘CSR’/ corporate social responsibility o responsabilità sociale dell’impresa); e la riforma della creazione di denaro da parte del sistema bancario (centrale). Altri progetti, come la Commissione Rodotà, optano per l’introduzione di una nuova categoria di ‘beni comuni’ nel Codice Civile per limitare e frenare la loro appropriazione e commercializzazione (privata, ma anche pubblica!?!). ‘Beni comuni’ dovrebbero diventare delle risorse culturali e naturali che “esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo della persona, e sono informati al principio della salvaguardia intergenerazionale delle utilità.” Tali beni comuni verrebbero comunque ancora trattati come una specie di ‘beni pubblici’ senza essere ‘pubblico’ in senso classico. “La tutela risarcitoria e la tutela restitutoria spettano allo Stato. La tutela inibitoria spetta a chiunque possa fruire delle utilità dei beni comuni in quanto titolare del corrispondente diritto soggettivo alla loro fruizione.”

            Siccome mi sono espresso contro la re-introduzione della vecchia distinzione tra pubblico e private vorrei trattare suddette proposte come esempi di quello che chiamerei un’ obbligatoria (‘coattiva’) ‘Servitù del Comune’ staccata dal suo contesto tra i diritti della  proprietà. Simile ai cosiddetti ad-busters che trasformano la pubblicità di un’impresa in un commento critico sui suoi malfatti, faremo law busting applicando un classico congegno del diritto privato per la governance della collisione tra cittadini proprietari nel contesto allargato della Vita in Comune in relazione alle sue specificazioni funzionali. Tale approccio richiama il metodo con il quale Christian Joerges ha cercato di trasformare il diritto internazionale privato classico, cioè il diritto del conflitto tra diritti o ordini privati, in un congegno per la risoluzione di frizioni poli-contestuali. Le servitù riguardano di solito le esigenze materiali di un’attività o di un fondo in relazione a altri (nelle vicinanze). Stabiliscono il diritto di usare il fondo o la proprietà di un altro proprietario per scopi specifici con l’obbligo per quest’ultimo di concedere l’uso; per esempio, l’obbligo di far passare della gente o l’obbligo di concedere il passaggio di un acquedotto. In ogni caso, il ‘fondo dominante’ deve tener conto delle circostanze specifiche del ‘fondo servente’ e rendere ‘l’intrusione’ più rispettoso possibile. Codici continentali, come il Terzo Libro, Sesto Titolo del Codice Civile Italiano, tentano un bilanciamento tra gli interessi e prevedono regole dettagliate per la divisione dei costi e il risarcimento in caso di danni.  Proponiamo di usare questo modello creato per risolvere un tipo speciale di esigenze materiali ‘private’ e applicarlo alle esigenze (im)materiali della Vita in Comune in relazione alle sue realizzazioni autonomi emergenti. Ciò vuol dire, in primo luogo, che basandosi sulla produttività generale della Vita in Comune, una qualsiasi appropriazione selettiva o un uso esclusivo di tale produttività richiederebbe specifiche deliberazioni democratiche, concessioni e una ‘compensazione’ adeguata. In altre parole, la Vita in Comune verrebbe sempre considerata ‘l’utilità dominante’ di ogni contesto in relazione alle sue ‘utilità serventi’ speciali. In termini dell’attuale sistema economico, questo metodo porterebbe al riconoscimento di una rendita sociale di base in quanto la produzione di valore percorre tutti i settori della società e richiede perciò che nessun settore cada in precarietà economica. Qualsiasi scarsità o ciclo di pagamenti che produce una tale precarietà sarebbe ‘gravata’ dall’onere della rendita sociale legalizzata. Un altro esempio: A mo’ di principio, le tecnologie della comunicazione usate per la (ri-)produzione della generale Vita in Comune dovrebbero  essere liberamente accessibile e garantite per tutti. Ogni uso speciale o esclusivo richiederebbe di nuovo una concessione democratica e compensazione, per esempio in forma di investimenti nel mantenimento e miglioramento della stessa tecnologia.

            Come si legge anche dal contributo di Teubner, tante altre proposte per un ’auto-regolamento rafforzato’ dei regimi sociali autonomi potrebbero essere elencate qui. Quello che vorrei invece sottolineare in questo breve riassunto è l’importanza di cambiare il punto di vista dell’osservatore: Siccome tutta la costruzione sociale rimane ‘asimmetrica’, dovremo fare dalla necessità virtù e dichiarare la Vita in Comune il valore aggiunto dominante. Il punto qui non è di inibire le attività democraticamente riconosciute di un evoluto sistema poli-contestuale, ma sia di evitare effetti ecologici che potrebbero mettere in pericolo la stessa Vita in Comune sia di essere consapevoli che comunque solamente una continua pressione sui processi sistemici di ‘variazione, selezione e ritenzione’ delle strutture sociali può evitare che la Vita in Comune cambi solamente come risposta allo scenario truce del ‘toccare il fondo’. (Sotto-)sistemi sono piuttosto abili nell’uso di questo scenario per usurpare le strutture di altri regimi autonomi con le loro pretese egemoniche cercando di azzittire qualsiasi opposizione – la ‘dottrina dello shock economico’ di Naomi Klein andrebbe riletta qui. Non si tratta certo della disponibilità pentita di cambiare parametri – questa avviene di solito su pressione da parte della Moltitudine – ma in primis piuttosto dell’atteggiamento ‘più truce è, meglio è’.

            Il risultato di questo metodo critico sarebbe un’ironica re-introduzione (re-entry) della dottrina vetero-europea del laissez-faire nel sistema dopo averla staccato dalla sua usurpazione (neo-)classica. Sarebbe la reintroduzione del lato istituzionale – ‘giustizia, prudenza, e benevolenza’ di Adam Smith – nella versione amputata di tale dottrina che di solito segue il motto ‘lasciate che decida il mercato’ (‘let the market decide’). L’accento si mette sul ‘doppio legame’ (double bind) della parola laissez: Il suo messaggio implica, da un lato, ‘lascia andare’ (‘keep letting go’), ma ciò dipende(!), dall’altra parte, da un atto di concessione che è dato per scontato fino a quando il sistema (economico, ecc.) è in grado di garantire il massimale sviluppo della Vita in Comune. Questo legame rimane il fondamento materiale del costituzionalismo civile.

            … E non dimentichiamo: l’area dell’espressione della libertà personale sarebbe protetto in un tale sistema in quanto è una parte fondamentale della costituzione materiale della Vita in Comune. Il suo fondo autonomo sarebbe largamente escluso dalla Servitù del Comune come lo sono per legge le case, i cortili e giardini.

             

             

             

            Comments are closed.

            Cialis 5 mg senza ricetta Cialis 5 mg effetti collaterali Cialis 20mg in vendita Acquistare Cialis originale in Svizzera Acquistare Viagra senza ricetta in Svizzera Acquista Cialis generico 10mg Acquista Viagra generico in farmacia online Costo di Cialis 5mg Dónde comprar Reduslim online Comprare Spedra Avanafil senza ricetta online Acquista Viagra in Svizzera senza prescrizione precio Cialis 5 mg Dónde comprar Viagra Contrareembolso oferta Cialis 5 mg Ordina viagra Cialis 5 mg efectos secundarios Reduslim funciona soluciones para la impotencia Sildenafil avanafil prezzo cialis 20 mg prezzo cialis effetti benefici cialis 10 mg Reduslim Kaufen method man snoop dogg spedra buy cialis orgeneric tadalafil купить дипломы о высшем купить диплом университета http://rdiplomik24.com купить диплом техникума купить диплом специалиста http://diplomy-originaly.com купить диплом купить диплом автомеханика http://diplomyland.com купить свидетельство о рождении купить диплом кандидата наук http://diplomsagroups.com купить диплом кандидата наук купить диплом кандидата наук https://gosznac-diploma.com/ купить диплом вуза где купить диплом купить диплом с занесением в реестр реально купить диплом занесенный реестр купить аттестат за 11 класс купить диплом университета купить диплом о высшем образовании реестр купить диплом о среднем специальном https://russian-diplom.com купить диплом с внесением в реестр купить диплом университета http://rudiplomirovanie.com купить диплом занесенный реестр купить аттестат купить диплом фармацевта купить диплом с реестром купить диплом о высшем образовании https://premiums-diploms.com где купить диплом с реестром купить диплом кандидата наук http://russdiplomiki.com купить диплом без реестра купить аттестат за 11 класс https://diplomansy.com купить диплом колледжа с занесением в реестр купить диплом колледжа https://diploms-asx.com купить диплом с внесением в реестр купить диплом о высшем образовании https://diploms-asx.com купить диплом пту с занесением в реестр купить диплом ссср http://free-diplommi.com купить настоящий диплом реестр купить диплом колледжа купить дипломы о высшем купить диплом реестром москве купить свидетельство о браке купить диплом в москве купить диплом с внесением в реестр купить аттестат за 11 класс купить диплом бакалавра купить диплом с внесением в реестр купить диплом нового образца купить диплом магистра где купить диплом с реестром купить аттестат за 11 класс https://originality-diplomany.com купить диплом медсестры с занесением в реестр купить диплом ссср https://premialnie-diplomas.ru купить диплом с реестром цена купить диплом о высшем образовании https://diplomsy-landsy24.ru/ купить диплом колледжа с занесением в реестр купить диплом о среднем образовании http://diploms-service.com купить диплом с занесением в реестр реально купить свидетельство о рождении https://kyc-diplom.com купить диплом с внесением в реестр купить свидетельство о рождении купить диплом бакалавра купить диплом с реестром купить аттестат за 9 класс купить диплом вуза купить диплом врача с занесением в реестр купить диплом автомеханика https://diplomy-grup24.com/ купить диплом с проводкой купить диплом о среднем образовании купить диплом о среднем техническом образовании купить диплом с реестром цена москва купить диплом о среднем образовании https://diplomansy.com/kupit-diplom-s-provodkojкупить диплом вуза с занесением в реестр