Tweet

Forensic Oceanography. Per una contro-cartografia del Mediterraneo

 

di LORENZO PEZZANI e CHARLES HELLER

1. Il 2011 è stato, secondo le stime dell’alto commissariato dell’ONU per i rifugiati, un anno record per le morti nel Mediterraneo, con più di 1800 persone partite dalla Tunisia e dalla Libia scomparse in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa. Nonostante questo triste primato, la morte di migranti in mare non è certo un fenomeno eccezionale. Com’è ben noto, infatti, è fin dalla fine degli anni ’80, quando l’inasprimento delle limitazioni all’ingresso di cittadini non-europei sul territorio dell’UE inizia a fare da tragico contrappunto alla nascente libertà di circolazione dell’area Schengen, che i primi corpi iniziano ad essere inghiottiti dal Mediterraneo. Di fronte a controlli che si fanno sempre più intensi e a una retorica securitaria che impone una progressiva militarizzazione delle frontiere, i migranti sono costretti a fare ricorso a percorsi sempre più pericolosi e a mezzi di trasporto sempre più precari, di cui i cosiddetti “barconi” diventano il simbolo.

È in questi anni che, sotto l’impulso degli stati Europei e dell’UE, il Mediterraneo diventa uno dei punti di passaggio più pericolosi all’interno di un’estesa zona di confine che si estende dalle coste sud dell’Europa fino all’Africa Subsahariana e oltre. Delle 18.278 morti ai confini esterni dell’Europa contate da Fortress Europe fra il 1988 e il maggio 2012, 13.448 sono quelle avvenute alle frontiere marittime, e 6.255 quelle nel solo canale di Sicilia. Nonostante le evidenti responsabilità dei vari stati europei e di tutti i soggetti che hanno giurisdizione o semplicemente si trovano in quelle acque, il Mediterraneo è diventato una zona grigia dove l’impunità per omissioni di soccorso, respingimenti e altre violazioni dei diritti dei migranti sembra essere garantita dalla distanza da occhi indiscreti assicurata in alto mare.

Le particolari condizioni che caratterizzavano il Mediterraneo nell’anno scorso, con l’esplosione delle cosiddette “Primavere arabe” e le operazioni militari condotte da una coalizione internazionale in Libia, hanno tuttavia sollevato domande pressanti che hanno costretto le organizzazioni che lavorano in difesa dei diritti dei migranti ad elaborare nuove strategie per individuare i responsabili di tali azioni. Com’è stato possibile, infatti, che in uno dei tratti più trafficati del Mediterraneo, in quei mesi attentamente sorvegliato dai più sofisticati mezzi navali e aerei della NATO nell’ambito dell’embargo allora in atto sulla Libia, più di 1800 persone siano state inghiottite dalle onde senza essere soccorse e senza lasciare traccia?

2. Un caso specifico, ormai noto come il caso della “Left-to-die boat”, è diventato l’emblema di questo paradosso. 72 persone provenienti dall’Africa Subsahariana, partite da Tripoli a bordo di un piccolo gommone alla volta dell’isola di Lampedusa, dopo avere percorso poco meno di metà strada rimangono senza carburante e iniziano ad andare alla deriva. Nonostante la loro posizione venga segnalata alla guardia costiera italiana, maltese e al comando NATO a Napoli e nonostante durante la loro deriva i migranti raccontino di essere stati avvistati e avvicinati da almeno un aereo di pattuglia, un elicottero militare, due barche di pescatori e una nave militare, essi vengono lasciati alla deriva per 14 giorni per poi essere sospinti nuovamente sulle coste della Libia dalle onde. Solo 9 persone sopravvivono ai lunghi giorni in mare.

È in risposta a questo tragico evento che a giugno 2011 una coalizione internazionale di ONG ha lanciato una campagna per individuare e denunciare alle autorità giudiziarie i responsabili di questa tragedia. Per la ricerca di una responsabilità diretta non era sufficiente però contestare in maniera generica il regime di controllo delle migrazioni, ma bisognava piuttosto tentare di ricostruire con precisione il ruolo dei vari soggetti coinvolti e l’evolversi degli eventi avvenuti in mare aperto, andando oltre il semplice conteggio dei morti.

Il progetto “Forensic Oceanography” è nato con l’intento di fornire alcuni strumenti utili ad affrontare questa sfida. Oltre a realizzare e consultare dettagliate interviste con i sopravvissuti, abbiamo raccolto da varie fonti una vasta gamma di dati, servendoci anche di alcuni strumenti, come le immagini satellitari, utilizzate normalmente per contrastare l’immigrazione piuttosto che per mettere fine alle morti in mare. Un altro importante elemento è stato la ricostruzione del tragitto compiuto dalla barca una volta terminato il carburante, che si basa invece su i dati relativi al vento e alle correnti marine registrate in quei giorni da varie stazioni metereologiche ed oceanografiche. Queste tecnologie ci hanno permesso di trasformare l’intero bacino del Mediterraneo – le sue correnti, i mezzi che lo solcano, le persone che lo abitano, le tecnologie che lo analizzano e lo sorvegliano – in un testimone da interrogare. Tutte queste informazioni molto diverse fra loro sono state poi analizzate e confrontate impiegando varie tecniche di cartografia, visualizzazione e modelling digitale, che ci hanno permesso di rendere visibili i nessi temporali e spazializzare con precisione i vari eventi, indicando quindi in quale giurisdizione si trovasse il gommone durante tutto il suo tragitto.

3. Queste ricerche sono confluite in un report che è stato utilizzato dalle già menzionate ONG per depositare al tribunale di Parigi una denuncia contro ignoti per omissione di soccorso in mare e da altre istituzioni per iniziative analoghe. Nonostante l’esito di queste iniziative sia ancora da determinare, è chiaro che l’importanza di questo evento va ben al di là dei suoi tratti contingenti e permette di gettare uno sguardo più ampio sull’intero apparato che governa le migrazioni e che plasma la geopolitica del Mediterraneo. In contrasto con l’immagine veicolata dalla maggior parte delle cartine geografiche – un mondo in cui la terraferma è suddivisa da molteplici confini politici, e in cui invece il mare è rappresentato come una vasta distesa indivisa-, la nostra analisi del caso della “left-to-die boat” mostra chiaramente come anche il mare, ed in particolar modo un mare trafficato e ampiamente antropizzato come il canale di Sicilia, sia una zona di conflitto dove regimi giuridici parziali, zone di responsabilità che si sovrappongono, conflitti fra istituzioni e attori che agiscono al di sopra e al di sotto del livello dello stato sono alla radice di conflitti che il diritto internazionale non può (e spesso non vuole) risolvere.

All’interno di questa geografia frammentata, è la proliferazione di quegli stessi strumenti giuridici che dovrebbero assicurare la sicurezza di ogni imbarcazione in mare che viene spesso usata come mezzo per sottrarsi all’obbligo di salvataggio in mare ribadito in numerose convenzioni internazionali. Il continuo rimbalzo di responsabilità avvenuto al seguito del caso della “left-to-die boat” fra le varie marine nazionali e la NATO, le dispute fra le guardie costiere italiane e maltesi sul chi sia responsabile per i soccorsi in mare e su dove debbano essere sbarcati i sopravvissuti, la progressiva criminalizzazione del salvataggio in mare che ha portato negli anni scorsi all’arresto di pescatori e marinai sono sintomi evidenti di questo fenomeno.

Nella sua specificità, lo spazio del Mediterraneo, soprattutto se osservato dalla prospettiva delle migrazioni e del loro controllo, mostra i tratti paradigmatici della governamentalità biopolitica e, allo stesso tempo, ne complica e ne arricchisce la visione. Quella in azione qui è un tipo di razionalità politica che, parafrasando la celebre formula foucauldiana, esercita i propri effetti “facendo vivere e lasciando morire”.  Essa opera infatti sia attraverso meccanismi di produzione e salvaguardia della vita di certe popolazioni -garantite dalla complessa militarizzazione delle frontiere della “Fortezza Europa”-, sia tramite un’astensione da ogni forma di azione che diventa fonte di morte.

I 63 migranti che hanno perso la loro vita nel caso della “left-to-die boat” non sono infatti stati uccisi a seguito all’azione di un soggetto specifico ma le loro morti sono piuttosto il frutto dell’inazione di molti. Tale violenza strutturale, mimetizzandosi fra le pieghe di un complesso panorama giuridico-instituzionale che coinvolge soggetti differenti e opera in maniera diffusa, risulta sempre più difficile da contestare e contrastare.

4. É in questo contesto che le strategie elaborate a partire dal nostro rapporto, così come tante altre iniziative nate in risposta alle morti in mare, possono diventare strumenti utili ad articolare in maniera più efficace azioni legali e rivendicazioni politiche e a fare emergere il filo rosso che lega le morti nel Mediterraneo alle politiche di chiusura dei confini da parte degli stati e delle istituzioni europee.

Con questo spirito, abbiamo lanciato in via sperimentale a luglio di quest’anno una piattaforma online per monitorare in tempo (quasi) reale le violazioni dei diritti dei migranti in mare. WatchTheMed, questo il nome dell’iniziativa, si propone da una parte di operare come una torre di controllo alternativa che possa documentare in maniera precisa quello che succede in mare, e dall’altra di rendere disponibili ad un pubblico il più vasto possibile alcuni degli strumenti cartografici sviluppati durante l’inchiesta sul caso della “left-to-die boat”, diventando anche un mezzo quindi per mettere in comune lotte e rivendicazioni.

L’obiettivo di questa piattaforma non é certo quello di aggiungersi alla lunga lista degli apparati di visione che sorvegliano i confini e, così facendo, cercano di rendere il movimento dei migranti più prevedibile e quindi governabile. Al contrario, WatchTheMed cerca di esercitare uno sguardo disobbediente che mira a rivelare ciò che l’apparato del confine cerca di tenere nascosto (le violazioni dei diritti dei migranti, il non-soccorso, ecc.) e a tenere nascosto ciò che quest’ultimo vorrebbe rivelare, riconoscendo così il fondamentale ruolo politico di chi contesta il posto assegnatogli nell’ordinamento globale sconfinando in segreto.

Quell’ordinamento globale si basa infatti anche su di una precisa partizione del sensibile che detta i tempi e le modalità di ciò che deve essere reso visibile e ciò che invece deve passare inosservato. L’apparato del confine, in particolare, é in questo senso un dispositivo molto complesso, in cui visibilizzazione e clandestinità non sono logiche contrapposte ma vengono piuttosto entrambe messe al lavoro nella produzione di un soggetto criminale collettivo (il migrante illegale), facilmente sfruttabile sul mercato del lavoro. Addentrandosi nelle pieghe di questo regime di visibilità, il nostro progetto cerca di contestare e mettere in discussione proprio questa partizione del sensibile per controllare i controllori dell’immigrazione.

5. Il progetto WatchTheMed è stato lanciato in collaborazione con Boats4People, una campagna nata su iniziativa di una coalizione internazionale di ONG che difendono i diritti dei migranti. Dopo un anno di intense preparazioni, la barca di Boats4People è salpata quest’estate per “occupare” simbolicamente quegli spazi residui nel Mediterraneo in cui una cittadinanza comune possa ancora essere praticata. Toccando i porti Palermo, Monastir e Lampedusa, non ha solamente unito fisicamente le varie battaglie in atto sulle sponde del Mediterraneo per difendere i diritti dei migranti ma ha anche riaffermato in maniera fondamentale quella necessità di uno sguardo civile che Foucault stesso, in un discorso pronunciato nel 1984 a Ginevra in sostegno ai “boat people” vietnamiti, individuava come uno dei compiti fondamentali di una nascente “cittadinanza non-governamentale”.

Vai alla contro-cartografia

 

 

 

Comments are closed.

Cialis 5 mg senza ricetta Cialis 5 mg effetti collaterali Cialis 20mg in vendita Acquistare Cialis originale in Svizzera Acquistare Viagra senza ricetta in Svizzera Acquista Cialis generico 10mg Acquista Viagra generico in farmacia online Costo di Cialis 5mg Dónde comprar Reduslim online Comprare Spedra Avanafil senza ricetta online Acquista Viagra in Svizzera senza prescrizione precio Cialis 5 mg Dónde comprar Viagra Contrareembolso oferta Cialis 5 mg Ordina viagra Cialis 5 mg efectos secundarios Reduslim funciona soluciones para la impotencia Sildenafil avanafil prezzo cialis 20 mg prezzo cialis effetti benefici cialis 10 mg Reduslim Kaufen method man snoop dogg spedra buy cialis orgeneric tadalafil купить дипломы о высшем купить диплом университета http://rdiplomik24.com купить диплом техникума купить диплом специалиста http://diplomy-originaly.com купить диплом купить диплом автомеханика http://diplomyland.com купить свидетельство о рождении купить диплом кандидата наук http://diplomsagroups.com купить диплом кандидата наук купить диплом кандидата наук https://gosznac-diploma.com/ купить диплом вуза где купить диплом купить диплом с занесением в реестр реально купить диплом занесенный реестр купить аттестат за 11 класс купить диплом университета купить диплом о высшем образовании реестр купить диплом о среднем специальном https://russian-diplom.com купить диплом с внесением в реестр купить диплом университета http://rudiplomirovanie.com купить диплом занесенный реестр купить аттестат купить диплом фармацевта купить диплом с реестром купить диплом о высшем образовании https://premiums-diploms.com где купить диплом с реестром купить диплом кандидата наук http://russdiplomiki.com купить диплом без реестра купить аттестат за 11 класс https://diplomansy.com купить диплом колледжа с занесением в реестр купить диплом колледжа https://diploms-asx.com купить диплом с внесением в реестр купить диплом о высшем образовании https://diploms-asx.com купить диплом пту с занесением в реестр купить диплом ссср http://free-diplommi.com купить настоящий диплом реестр купить диплом колледжа купить дипломы о высшем купить диплом реестром москве купить свидетельство о браке купить диплом в москве купить диплом с внесением в реестр купить аттестат за 11 класс купить диплом бакалавра купить диплом с внесением в реестр купить диплом нового образца купить диплом магистра где купить диплом с реестром купить аттестат за 11 класс https://originality-diplomany.com купить диплом медсестры с занесением в реестр купить диплом ссср https://premialnie-diplomas.ru купить диплом с реестром цена купить диплом о высшем образовании https://diplomsy-landsy24.ru/ купить диплом колледжа с занесением в реестр купить диплом о среднем образовании http://diploms-service.com купить диплом с занесением в реестр реально купить свидетельство о рождении https://kyc-diplom.com купить диплом с внесением в реестр купить свидетельство о рождении купить диплом бакалавра купить диплом с реестром купить аттестат за 9 класс купить диплом вуза купить диплом врача с занесением в реестр купить диплом автомеханика https://diplomy-grup24.com/ купить диплом с проводкой купить диплом о среднем образовании купить диплом о среднем техническом образовании купить диплом с реестром цена москва купить диплом о среднем образовании https://diplomansy.com/kupit-diplom-s-provodkojкупить диплом вуза с занесением в реестр купить диплом бакалавра купить настоящий диплом купить диплом с занесением в реестр отзывы купить диплом магистра купить диплом магистра купить диплом с проводкой купить диплом техникумакупить диплом для иностранцев купить диплом с занесен ем в реестр купить диплом автомеханика https://diplomiki.com купить диплом с реестром