Argomento: Occupy
La guerra è una macchina del debito – Lettera ai compagni di Occupy
di MICHAEL HARDT
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Per organizzarci contro la società del debito oggi dobbiamo trovare il modo per sfidare la macchina della guerra. Naturalmente, la connessione tra guerra e debito è ovvia.
Wall Street, War Street, Debt Machine
by MICHAEL HARDT
To organize against the debt society in the US today we have to find a way also to challenge the war machine.
La seconda volta di Obama
di MICHAEL HARDT
Come molti hanno fatto notare, la rielezione di Obama ha visto la mobilitazione di un numero molto minore di attivisti, e a sinistra la campagna elettorale ha generato un entusiasmo e una speranza molto più modesti rispetto al 2008. Questo spiega, almeno in parte, un margine di vittoria così ridotto.
Cortina di fumo e segnali di fumo
di JASON READ
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É difficile guardare alle presidenziali americane del 2012, specialmente alle elezioni presidenziali, dalla prospettiva di Occupy.
Nell’autunno degli Stati Uniti – Intervista a Bruno Cartosio
di RADIO UNINOMADE
Partiamo da un chiarimento: pur con un profilo particolare, Obama è per certi versi un pollo di batteria del partito democratico. É dunque difficile parlare di delusione rispetto a quello che ha fatto o non ha fatto, perché ciò è già inscritto nel suo dna politico.
Occupy Sandy
di ALLISON KILKENNY
L’uragano Sandy, la super tempesta senza precedenti che ha devastato i Caraibi e la costa orientale degli Stati Uniti, ha distrutto vaste aree di New York e ha ucciso 109 persone nei soli Stati Uniti.
Social media in movimento : speciale di Radio UniNomade
Giovedì 29 novembre alle ore 16.30, in diretta da Napoli, speciale di Radio UniNomade su social media e movimento. Intervista a Joan Donovan di OccupyLA sull’uso dei social media nel movimento occupy. Interviste ad Alfonso De Vito (InsuTV), Viola Sarnelli (Napoli Monitor), Fabio Germoglio (Cineforum Orientale 2.0). A cura di Tiziana Terranova.
Smoke Screen and Smoke Signals
by JASON READ
It is difficult to view the 2012 US election, especially the Presidential election, from the perspective of Occupy.
Un anno dopo, Occupy è ancora vivo
di JASON READ
Il 17 settembre è il primo anniversario di Occupy Wall Street. La storia di Occupy nel Maine è iniziata qualche settimana dopo, quando un’assemblea a Monument Square si è trasformata nell’occupazione di Lincoln Park.
Con le Pussy Riot, oltre le Pussy Riot
Intervista a ILYA BUDRAYTSKIS e ALEXEI PENZIN di ANNA CURCIO e GIGI ROGGERO
La Cattedrale di Cristo Salvatore sorge, come un pugno nell’occhio, a ridosso del centro di Mosca.
On the state of movements: let’s open the debate
by TONI NEGRI
Some American and European comrades have asked me, Why didn’t you have an Occupy movement in Italy? Why is the NO TAV movement the only expression of social struggle?
Qualche questione sullo stato dei movimenti: apriamo la discussione
di TONI NEGRI
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Alcuni compagni americani ed europei mi chiedono: ma perché in Italia non c’è stata Occupy? Perché l’unica espressione della moltitudine in lotta rimane attualmente il movimento della Val di Susa?
12Méier: o soviete pós-moderno
di BRUNO CAVA*
No Rio de Janeiro, a mobilização global do 12M aconteceu em dois lugares. A expressão carioca do movimento Occupy resolveu ocupar uma praça no Méier, um bairro da Zona Norte, região menos “nobre” do que a ultravalorizada Zona Sul.
Lezioni americane — #4 : To be continued
di ANNA CURCIO e GIGI ROGGERO
Nel cuore di Manhattan, a due passi dal Rockefeller Center, Fox News annuncia attraverso un grande display che la disoccupazione negli Stati Uniti è all’8,1%, con un numero crescente di persone – soprattutto tra i giovani e chi ha perso il lavoro – che hanno smesso di cercare un impiego.