Articoli
Sul progetto del capitalismo contemporaneo: un aggiornamento
di MARCO BERTORELLO e DANILO CORRADI
La crisi da strutturale si va trasformando in sistemica nella misura in cui l’economia di mercato, nel suo produrre disfunzioni e inefficacia, dà vita a un crescente mancato consenso sociale. L’incapacità di quest’ultimo di riversarsi su un progetto alternativo consente all’attuale sistema di permanere ancora saldamente in sella.
La “rottura” della cittadinanza
di SANDRO MEZZADRA
Étienne Balibar ha perfettamente ragione: dobbiamo “porre da subito il problema di una rifondazione dell’Unione, in vista della costruzione di un’altra Europa”. Dovremmo essergli grati per aver messo in corsivo sia “da subito” sia “rifondazione”.
Populismo strutturale
di CHRISTIAN MARAZZI
È di questi giorni l’allarme lanciato dall’OCSE sui rischi sociali e politici dell’aumento delle disuguaglianze, cioè della distanza tra ricchi e poveri, come effetto della crisi finanziaria globale e delle misure di austerità perseguite dai governi per ridurre i deficit.
La città deterritorializzata
di GIAIRO DAGHINI
Oggi, della città o della metropoli non possiamo più dare una visione di insieme, o un’immagine che ce la restituirebbe nella sua globalità, nella sua forma urbis. Come del resto avviene anche per il soggetto umano, riterritorializzato nel processo continuo delle sue soggettivazioni, che lo portano fuori dalle ipostasi dell’io.
Quattro sensazioni “a caldo” sullo sfondo delle elezioni venezuelane
di DIEGO SZTULWARK
1. Le elezioni venezuelane hanno segnato una sconfitta. Per fortuna non così tragica da consegnare il governo a Capriles. Tutto indica, però, che il “post-chavismo” ha cominciato a prendere forma a livello regionale.
Geografie rivoluzionate. Tunisia, due anni dopo
di MARTINA TAZZIOLI
I martiri della rivoluzione tunisina e i migranti tunisini dispersi del 2011: sono le famiglie dei “figli della rivoluzione” a prendere la testa del corteo di apertura del Social Forum mondiale a Tunisi.
Note per un’inchiesta politica sui paradossi del post-neoliberalismo
di DIEGO SZTULWARK
“Los conceptos son cócteles molotoff contra la realidad,
armas con las que intervenir en el combate en el que todos estamos metidos”
Santiago López Petit
Il comune rubato – un non diritto per un non luogo?
di PINO DA BEGATO
L’interessante invito che il professor Mattei ha formalizzato a UniNomade si rivela denso di spunti e volto ad aprire un dialogo tra realtà, che afferma meno distanti di quanto possa apparire.
Un appunto sull’attuale fase costituente
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota di UGO MATTEI, facendo seguire una nostra breve replica come inizio di un più ampio e approfondito dibattito
La guerra in Siria e le fonti di informazione
di MASSIMILIANO TRENTIN
Quello che sta accadendo oggi in Siria è un conflitto che sta dilaniando una società e un territorio in modi talmente sistematici e pervasivi da lasciare una pesantissima eredità politica per chiunque tenterà di ricostruire il Paese o per chiunque ambisca a governarlo.
La civetta costituente
di ANTONIO NEGRI
Che siamo entrati in una fase costituente, tutti lo dicono: ma costituente di che cosa? La Boldrini e Grasso, ma anche tanti altri, ripetono ad ogni entrata in scena che la Costituzione del ’48 è “la più bella costituzione del mondo” – e allora, su quale ramo dovrà appollaiarsi la civetta costituente?
Proficue ambivalenze del grillismo
di NICOLA CASALE e RAFFAELE SCIORTINO
Le elezioni di febbraio hanno sconvolto il quadro politico italiano. Le politiche rigoriste di Monti, appoggiato dalla Chiesa, hanno subito una sonora bocciatura.