Argomento: Istituzioni
La civetta costituente
di ANTONIO NEGRI
Che siamo entrati in una fase costituente, tutti lo dicono: ma costituente di che cosa? La Boldrini e Grasso, ma anche tanti altri, ripetono ad ogni entrata in scena che la Costituzione del ’48 è “la più bella costituzione del mondo” – e allora, su quale ramo dovrà appollaiarsi la civetta costituente?
Proficue ambivalenze del grillismo
di NICOLA CASALE e RAFFAELE SCIORTINO
Le elezioni di febbraio hanno sconvolto il quadro politico italiano. Le politiche rigoriste di Monti, appoggiato dalla Chiesa, hanno subito una sonora bocciatura.
Papi e madonne
di CRISTINA MORINI
Nessuno mette in dubbio le molte competenze di Laura Boldrini, attuale presidente della Camera. Ci limitiamo a sottolineare brevemente come un sistema completamente al collasso, vada affidando le tribolazioni del dopo elezioni alle brave persone, meglio se donne
Una metamorfosi senza degni eredi
di MARCO BASCETTA
Il libro di Marco Revelli «Finale di partito», pubblicato da Einaudi, affronta la disaffezione verso le forme di rappresentanza, evitando il ritornello dei cattivi educatori. La crisi è un rovesciamento positivo, trasformando tutti in «fuori casta».
Cattivi universali e falsi particolari: note sulle elezioni in rosa
di SIMONA DE SIMONI
Manca una settimana alle elezioni politiche. Molto si è detto e si potrebbe ancora aggiungere su questo appuntamento collettivo sempre più sgangherato e improbabile.
Dentro l’ingovernabilità, verso la rottura
di COLLETTIVO UNINOMADE
1. L’approssimarsi delle elezioni, lungi dal mobilitare le nostre passioni, impone una riflessione da situare nella fragilità degli “inneschi” soggettivi che potrebbero fare della crisi un campo di pratiche contro-costituenti.
Ritorno al futuro: agenda Monti ora e sempre
di NICOLA CASALE e RAFFAELE SCIORTINO
Le mosse che hanno agitato di recente la scacchiera del quadro politico italico mostrano una logica meno contorta di quanto possa, o vogliono, far sembrare.
La seconda volta di Obama
di MICHAEL HARDT
Come molti hanno fatto notare, la rielezione di Obama ha visto la mobilitazione di un numero molto minore di attivisti, e a sinistra la campagna elettorale ha generato un entusiasmo e una speranza molto più modesti rispetto al 2008. Questo spiega, almeno in parte, un margine di vittoria così ridotto.
Cortina di fumo e segnali di fumo
di JASON READ
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É difficile guardare alle presidenziali americane del 2012, specialmente alle elezioni presidenziali, dalla prospettiva di Occupy.
Nell’autunno degli Stati Uniti – Intervista a Bruno Cartosio
di RADIO UNINOMADE
Partiamo da un chiarimento: pur con un profilo particolare, Obama è per certi versi un pollo di batteria del partito democratico. É dunque difficile parlare di delusione rispetto a quello che ha fatto o non ha fatto, perché ciò è già inscritto nel suo dna politico.
L’ultimo credito al moderato Obama – Intervista a Raffaella Baritono
di RADIO UNINOMADE
Ci sono due modi per guardare alle presidenziali americane.
Las elecciones catalanas y el nacionalismo de la Troika
di DARIO LOVAGLIO
La apuesta del resultado electoral de la Comunidad Autónoma de Catalunya no solo ejemplifica la crisis de la democracia representativa, más bien abre un caso paradigmático de la governance de la crisis debido a la continuidad entre la dimensión local, estatal y del Sur de Europa.